Melanzana Rossa di Rotonda

“Nei miei ricordi, la melanzana rossa nasce a Rotonda quando, in tempo di guerra e di fame, splendeva rigogliosa in tutti gli orti del mio paese”

La Storia

La Melanzana Rossa di Rotonda DOP fa la sua comparsa nel piccolo Comune del Parco Nazionale del Pollino agli inizi del ‘900, quando la necessità di trovare lavoro e il sogno di costruirsi una nuova vita spingono molti abitanti di Rotonda a lanciarsi nella stessa avventura del regime fascista: l’Etiopia.

Le famiglie che riuscirono a tornare in patria prima dell’avvento della Seconda Guerra Mondiale portarono con sé una curiosa melanzana. Lo raccontano oggi gli anziani, allora bambini, nati in Africa e tornati a Rotonda al seguito delle proprie famiglie.

L’adattamento di questa pianta al territorio fu tale da indurre una sua differenziazione dalla specie africana da cui originariamente proveniva.

Il Prodotto

Gli elementi che rendono unico questo ortaggio sono il caratteristico colore arancio tendente al rosso vivo e la tipica forma tonda che ricorda quella di un pomodoro. Il profumo fruttato richiama quello del fico d’india, al gusto è piccante e gradevolmente amara.

Raramente si consuma fresca, tradizionalmente si conserva sottolio o sottaceto.

A differenza delle altre melanzane, la polpa non scurisce al taglio grazie al basso contenuto di acido clorogenico, responsabile dell'imbrunimento del frutto.

Inoltre la Melanzana Rossa di Rotonda DOP risulta inserita in programmi di miglioramento genetico perché ritenuta in grado di trasferire resistenza a diversi patogeni.


La coltivazione della Melanzana Rossa di Rotonda DOP si caratterizza per la tecnica tradizionale e per il tipo di destinazione finale del prodotto che prevede la trasformazione “sott’olio” secondo la ricetta tipica del territorio.

Le tecniche colturali impiegate per la Melanzana Rossa di Rotonda DOP non differiscono sostanzialmente da quelle adottate per specie appartenenti allo stesso genere; ciò che caratterizza questa coltura è la conservazione dei semi, che avviene nelle stesse bacche intere, “nzertate” (cucite in una sorta di collana) e lasciate a essiccare sotto le tettoie.

Il Comune di Rotonda rappresenta l’area originaria di coltivazione della Melanzana Rossa di Rotonda DOP. Da qui la coltura si è diffusa in alcuni Comuni circostanti, tutti ricadenti nella Valle del Mercure: Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore e Viggianello.

Le condizioni climatiche e le caratteristiche del suolo hanno influito direttamente sulle proprietà organolettiche e qualitative della Melanzana Rossa di Rotonda DOP fino a differenziarla dalla specie africana originaria. Il clima dolce e con piogge abbondanti nel periodo che va da ottobre a maggio, unitamente ai terreni limo-argillosi, freschi, profondi, fertili e con una buona ritenzione idrica, rendono la valle del Mercure ideale per la coltivazione.

Due Dop da record
È un piccolo record quello di Rotonda: due Denominazioni di origine protetta in un territorio di circa 200 kilometri quadrati con una popolazione di circa 10 mila abitanti. La Melanzana Rossa e il Fagiolo Bianco (che da poco ha visto pubblicato il disciplinare sulla Gazzetta fficiale europea e che nei primi mesi del 2011 otterrà definitivamente la dop) insistono sullo stesso territorio dei 4 comuni della Valle del Mercure: Rotonda, Viggianello, Castelluccio Inferiore e Castelluccio Superiore. Inoltre si tratta di due prodotti che hanno avviato e ottenuto l’iter pressoché contemporaneamente e in tempi relativamente brevi.